Siamo in un’epoca in cui gli esperti di Marketing devono rivolgersi principalmente a quattro generazioni con bias, desideri e, soprattutto, competenze tecnologiche diverse.
L’approccio al marketing che tiene conto di queste differenze prende il nome di Marketing Generazionale.
Una generazione è un segmento della popolazione che è nato e cresciuto nello stesso periodo storico e ha assorbito regole, usi, costumi, valori e ideologie, che lo hanno dotato di certe caratteristiche comuni a ognuno degli individui che ne fa parte.
Le generazioni con cui i marketer devono relazionarsi oggi sono:
- Baby Boomer: nati tra il 1946 e il 1964. Il nome deriva da “baby boom”, espressione che si riferisce all’elevato tasso di natalità verificatosi dopo la Seconda Guerra Mondiale. I Baby Boomers, o solo “Boomer”, hanno vissuto diverse tensioni sociopolitiche e hanno visto farsi largo movimenti come l’attivismo sociale e l’ambientalismo. La loro è l’epoca della televisione e della pubblicità. Grazie al progresso post bellico hanno potuto farsi strada all’interno della società e diventare una delle principali forze economiche. Sono spesso restii ad adottare nuove tecnologie e approcci di business all’avanguardia, perché “si è sempre fatto così”;
- Generazione X: nati tra il 1965 e il 1980. Hanno vissuto i problematici anni ‘70 e la lenta ripresa degli anni ‘80. La Gen X ha avuto modo di vivere in prima persona i cambiamenti tecnologici, il che li ha resi più adattabili. Il loro ingresso nel mondo del lavoro è avvenuto in parallelo alla nascita di internet e al suo utilizzo nelle imprese. È una delle generazioni più influenti nell’attuale mondo del lavoro. Malgrado ciò, è stata spesso trascurata dai marketer.
- Generazione Y: nati tra il 1981 e il 1996. Sono conosciuti come “Millennials” per aver raggiunto la maggiore età nel nuovo millennio. Figli dei Baby Boomers, sono più istruiti e dotati di una cultura diversa rispetto a quella dei genitori. I Millennials hanno iniziato a usare le nuove tecnologie fin da bambini. Sono idealisti e tendono a mettere in discussione tutto ciò che non è al passo con i tempi. Quelli nati negli anni ‘80 sono propensi a tracciare una linea di confine netta tra vita privata e vita lavorativa. Quelli nati negli anni ‘90, invece, cercano una realizzazione personale nel lavoro, che, quindi, deve soddisfarli. Il comportamento d’acquisto della Gen Y è influenzato da ciò che comprano i loro amici e le persone verso le quali nutrono fiducia e rispetto. Fanno molte ricerche prima di acquistare qualsiasi cosa. Preferiscono accumulare esperienze più che oggetti. Seppur circondati dalla tecnologia, danno priorità ai rapporti umani.
- Generazione Z: nati tra il 1997 e il 2009. Avendo assistito ai conflitti tra i fratelli maggiori e i genitori, sono cresciuti con una maggiore consapevolezza circa le differenze tra le due generazioni e il contesto socio-culturale, politico ed economico in cui vivono. Tendono a scegliere le carriere lavorative che più possono garantirgli una stabilità economica nel tempo. La tecnologia è una parte fondamentale delle loro vite ma non la utilizzano in maniera superficiale: gli serve per velocizzare e rendere più efficaci le attività che compiono. Mentre i Millennial puntano a dare un’immagine di loro stessi che risulti positiva se non perfetta agli occhi di chi guarda, la Gen Z mira all’autenticità. Pertanto, non gradiscono i brand che non si dimostrano coerenti, veri e attenti ai problemi sociali e ambientali. Entro il 2025 rappresenteranno la gran parte della forza lavoro e quindi il target principale per i brand.
Millennials e Gen Z: cosa devono sapere i marketer
Se l’obiettivo dei marketer è soddisfare le esigenze dei Millennials allora devono sapere che:
- sono sempre molto informati sui prodotti che decidono di comprare
- acquistano con facilità nei negozi online, ma preferiscono quelli fisici se oltre all’assortimento di prodotti è garantito un acquisto esperienziale
- sono interessati a testare le novità, soprattutto se consigliate dal gruppo dei pari
- prediligono fare shopping dal cellulare tra un’attività e l’altra
Se, invece, il target di riferimento è la Gen Z, è importante che gli esperti di marketing e comunicazione comprendano che:
- sono sempre connessi
- sono dotati di un livello d’attenzione mediamente basso
- apprezzano riconoscere nelle aziende i loro stessi valori
- rivolgono la loro attenzione ai brand che producono contenuti originali e creativi
- cercano la rapidità, sia nelle tecnologie che nei servizi
Già con la Gen Y ai brand si è presentata la necessità di curare positivamente l’impatto sociale e ambientale, ma da quando la Gen Z è entrata nel mondo del lavoro tale necessità è diventata impellente. La Generazione Z è interessata al miglioramento della qualità della vita umana e del pianeta. Dunque le parole d’ordine per i marketer devono essere: trasparenza, naturalezza e rispetto.