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Competitive Website Audit: imparare dai concorrenti

ByTek

Tutte le aziende desiderano migliorare la propria presenza sul web. I manager vogliono che le statistiche crescano, che si guadagnino posizioni nei risultati di Google e degli altri motori di ricerca. Il tutto per vincere la competizione con i siti concorrenti e raggiungere la vetta: il primo risultato nelle SERP. 

Una delle azioni che può essere messa in campo è proprio quella di imparare dalla concorrenza.

Le fasi della Competitive Website Audit

A partire dai siti web dei propri competitor è possibile analizzare le strategie di marketing messe in campo o, più direttamente, verificare quali sono gli elementi che hanno consentito ai siti in questione di ottenere un buon posizionamento. L’analisi competitiva dei website della concorrenza può essere condotta attraverso un processo in più fasi:

  • identificare i concorrenti
  • analizzare i siti web e l’ user-experience dei maggiori competitor 
  • effettuare un’analisi SEO on-page
  • vagliare la SEO off-page
  • esaminare i contenuti
  • indagare le CTA

Chi sono i concorrenti

Prima di tutto bisogna fare una differenza tra i tipi di competitors che è possibile incontrare:

  • diretti: ossia quelli che propongono prodotti/servizi simili ai propri
  • indiretti: vale a dire quei brand che producono prodotti/servizi che hanno caratteristiche differenti dai propri ma che rientrano nel settore di cui si fa parte e puntano allo stesso target a cui si è interessati
  • potenziali: cioè tutte le aziende che non realizzano prodotti/servizi come i propri ma che potrebbero iniziare a farlo

Per identificare i concorrenti diretti è necessario conoscere innanzitutto gli elementi che caratterizzano il proprio segmento di mercato. Si opera mappando il bacino di utenza (aziende rivolta al mercato locale, nazionale o internazionale) il tipo di prodotto offerto, il prezzo e il pubblico di riferimento. Infine, si effettuano indagini sul web, attraverso il motore di ricerca, sulle specifiche keyword sulle quali ci si vorrebbe posizionare.

La ricerca produrrà una lista di risultati, la cui analisi permetterà di individuare i primi due o tre concorrenti più temibili. 

Analisi del sito ed User Experience

Una volta identificati i competitor, si passa ad analizzare i loro siti web. A occuparsi di questa fase è il professionista che fa Website Analysis oppure chi nell’azienda conosce bene la fetta di mercato in cui si rientra, il linguaggio tecnico e le risorse utili a chi opera nel settore. La prima cosa da verificare è la qualità dell’esperienza utente: se la presentazione dei contenuti sia veloce e chiara; se la grafica sia immediata; se i testi siano diretti; se ci siano contenuti multimediali e Call To Action.

Analisi SEO On-page

Tra i fattori che possono influire sul posizionamento dei siti concorrenti c’è il numero di pagine e contenuti, ma anche aspetti più tecnici come il numero di tag H1, l’ottimizzazione delle immagini, l’uso dei meta tag e degli alt tag e tanti altri elementi che solo un’analisi SEO on site può rilevare.

Analisi SEO off-page

Come agiscono i concorrenti? Non c’è solo il sito web a influire sulla brand awareness del concorrente ma anche l’uso dei social media. In particolare, l’interazione che viene generata postando contenuti branded, magari linkati al sito, può condizionare positivamente le visite al proprio dominio e, quindi, il posizionamento.

Competitive Backlinks Analysis

Rientra nell’analisi SEO off-page anche l’indagine sul profilo di link ricevuti del sito analizzato. “Content is king” ai fini del posizionamento, affermano da Google, ma è innegabile che i backlink condizionino ancora fortemente l’autorevolezza di un sito. E’ dunque essenziale conoscere il profilo di backlink del sito concorrente. L’esame si effettua attraverso specifici tool, come Semrush. Dopodiché, si potrà tentare di ottenere link dalle stesse risorse autorevoli, che possono essere un portale di settore, un sito di news online, un settimanale, o siti con caratteristiche analoghe alle proprie.

Contenuti

Nell’analizzare i siti dei concorrenti è bene verificare se sia presente un blog e se i temi trattati risultano rilevanti per le keyword di riferimento. Anche i titoli ottimizzati sono un indicatore, così come la data nella quale sono stati modificati l’ultima volta i contenuti, per verificare se il sito viene aggiornato secondo un calendario editoriale oppure no. 

La qualità dei contenuti include la verifica della presenza di testi giudicati utili, approfonditi e ben scritti, magari ottimizzati con tecniche di SEO Copywriting, ben formattati e  non troppo “branded” (cioè orientati alla vendita).

Analisi delle Call To Action

Siano esse costituite da un form di contatti, una live chat o la proposta di registrarsi al blog, anche le CTA hanno la loro importanza. Pertanto, bisogna chiedersi se i competitor stanno acquisendo lead in cambio delle informazioni riportate sul sito e in cosa si differenzia il loro modo di interagire con gli utenti.

Conclusioni

Una volta raccolti tutti i dati ricavati dall’analisi  è possibile riassumerli in una matrice SWOT, acronimo di Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats. 

  • Strenghts: cosa fanno meglio i propri competitor; da cosa dipende la loro brand awareness; in che modo attirano i clienti; come riescono a ottenere una buona reputazione
  • Weaknesses: quali sono i problemi in cui incorrono i concorrenti; quali difetti presentano i loro prodotti; di cosa si lamentano i clienti
  • Opportunities: quale mancanza dei competitor può rivelarsi un’opportunità per il proprio brand una volta implementata; quale prodotto o servizio può essere di ispirazione per i propri; in cosa pecca il loro modo di comunicare e come possiamo fare meglio
  • Threats: per quale motivo ci sentiamo minacciati dalla concorrenza; come sono i loro prezzi; che caratteristiche hanno i loro prodotti o servizi per essere considerati superiori ai propri
Analisi SWOT

Matrice SWOT

 

La matrice SWOT mette in luce in che stato si trovano attualmente i concorrenti, quali sono le loro prospettive di crescita e dove si trova il proprio brand rispetto a essi. Capire, però, come migliorare la propria condizione è un processo lungo e complesso che richiede esperienza. Di conseguenza, solo un esperto potrà indicare le azioni più efficaci per migliorare il proprio posizionamento mediante best practice adatte.

Bytek effettua analisi competitive dei siti della concorrenza, propone interventi di Digital PR e ottimizzazione on-page per struttura e contenuti del sito, adottando una strategia che non si limita ai risultati immediati ma pone attenzione a consolidare i miglioramenti del posizionamento nel lungo periodo.