Come si fa a capire se un account AdWords è effettivamente ottimizzato? La soluzione più semplice è quella di condurre un audit AdWords approfondito sulle aree principali e analizzarne i risultati.
Ma cosa si intende per Audit AdWords?
L’audit AdWords, come ad esempio quello SEO, serve per verificare l’efficacia delle campagne, quindi l’impostazione generale dell’account e tutte le ottimizzazioni relative ad esso.
Tramite un’analisi del genere siamo in grado di capire quali sono le aree specifiche che richiedono un piccolo aggiustamento, una modifica parziale oppure una ristrutturazione completa.
Una volta individuati i problemi possiamo lavorare su questi per “aggiustarli” e quindi migliorare le performance generali dell’intero account.
Perché è importante fare questo tipi di analisi su un Account AdWords?
Prima di tutto, un monitoraggio continuo delle campagne porta sicuramente ad ottimi risultati sul medio-lungo periodo, quindi ad un giusto uso delle risorse a disposizione e di conseguenza al corretto conseguimento degli obiettivi.
Secondo poi, è fondamentale eseguire un’attività del genere quando ci si trova a lavorare su un account che in precedenza era stato gestito da altre persone. Capire tutte le operazioni, i test e le ottimizzazioni fatte in precedenza è fondamentale per non ripetere gli stessi errori, non perdere tempo su vecchie attività e soprattutto, risparmiare soldi!
Ma passiamo al concreto, ecco qui 4 aree critiche da controllare.
1 – Gruppo di Annunci e Quality Score (o punteggio di qualità)
Il quality score è da sempre uno dei fattori determinanti per il successo di una campagna. è ormai noto che l’ottimizzazione di questo parametro porta ad un miglioramento netto delle performance generali dell’account, sia in termini di spesa che di risultati in generale. Tramite questo punteggio (che va da 1 a 10) siamo in grado di capire la qualità delle singole keyword e capire quali sono le possibili aree di immediato intervento.
Capita molto spesso infatti di trovare negli account valori del tipo 1/10, 2/10 o 3/10. A mio parere personale però, tali valori non dovrebbero esistere all’interno di un account. Avere un valore del genere significa che nessuno dei 3 parametri che compongono il QS (esperienza pagina destinazione, pertinenza degli annunci e percentuale di clic prevista) sono ottimizzati. Questo può accadere per diversi motivi: mancanza di budget, inesperienza nel setting di un account, scarsa qualità delle landing page utilizzate, su cui magari non abbiamo alcuna possibilità di manovra, e molto altro.
Ma la voce “pertinenza degli annunci” però, dovrebbe essere sempre “sopra la media”. Si può ottenere facilmente inserendo la keyword con un punteggio di qualità basso in un unico gruppo di annunci, con un annuncio dedicato, contenente la parola chiave stessa all’interno del titolo. Questo porterà ad un QS di almeno 4/10 (può capitare però di arrivare ad un massimo di 3/10) che, seppur lieve, consentirà un miglioramento delle prestazioni.
2 – Keyword
Prima di iniziare ad inserire nuove keyword, metterle in pausa, cambiare corrispondenze o altro, è fondamentale analizzare i risultati ottenuti fino al momento dell’audit AdWords.
Le due cose più importanti da fare sono sicuramente:
a) analizzare la tab “termini di ricerca”; è fondamentale capire se le keyword inserite stanno portando risultati, se ci stanno solo facendo accumulare impressioni e click inutili oppure se ci sono delle query di ricerca frequenti che proprio non ci interessano e per cui non vogliamo far uscire i nostri annunci. Meglio perdere 1/2 ore a controllare questi piuttosto che continuare a sprecare soldi inutilmente su cose che non ci interessano o non sono utili al nostro business.
b) analizzare la tab “keyword inverse”; è importante valutare se sono già state fatte o meno modifiche in questa sezione. Dopo aver fatto le dovute valutazioni guardando i termini di ricerca, bisogna iniziare ad escludere quelli che non ci interessano, ed aggiungerli alle keyword inverse già presenti (se ce ne sono ovviamente). Spesso ci sono delle parole chiave che possono essere eliminate fin da subito in fase di analisi, ma non sempre è possibile perché magari è un settore che si aggiorna molto rapidamente, per questo è importante tenere sotto controllo questo aspetto.
3 – Annunci
La maggior parte delle volte accade che in un account vengono creati gli annunci e lasciati lì a marcire senza più essere controllati, magari con un’impostazione di rotazione per click o per conversione.
In fase di analisi dell’account AdWords ci sono degli aspetti fondamentali da controllare sugli annunci:
a) verificare che ci siano almeno due per ogni gruppo di annunci; questo infatti permette di fare un buon A/B test e capire effettivamente cosa stanno cercando gli utenti o a cosa sono interessati;
b) impostazione di rotazione degli annunci; soprattutto in fase di avvio è consigliabile impostare una rotazione omogenea degli stessi, per almeno 90 giorni se è un settore abbastanza statico e che non cambia velocemente, altrimenti va benissimo anche una rotazione a tempo indeterminato. Se fra le impostazioni di rotazione degli annunci trovate la spunta su “rotazione per click” o “rotazione per conversioni”, andate all’interno della tab annunci e controllate che effettivamente siano stati effettuati i dovuti test in precedenza, quindi vedete se ci sono annunci rimossi o in pausa.
4 – Landing Page
Anche se le Landing Page usate per le campagne AdWords, sono esterne alla piattaforma stessa, hanno un impatto fondamentale sui risultati e sulle performance generali. Possiamo settare la miglior campagna del mondo, ottimizzata in tutto e per tutto, ma alla è la pagina finale che porta l’utente alla conversione effettiva.
Quindi è importante assicurarsi che keyword, annunci e landing page, siano coerenti fra loro; analizzate il title, la url, i vari titoli, i contenuti e assicuratevi che siano inerenti a ciò che state promuovendo con Google AdWords.