Quando si pianifica un’attività di link building non esiste una strategia vincente in maniera assoluta: bisogna partire dall’analisi del settore di riferimento.
In questo articolo si andranno ad analizzare i profili backlink dei siti autorevoli in settori altamente competitivi, dove per emergere sulle SERP di Google è bene investire anche nella SEO Off-site.
In particolare si esamineranno i seguenti tre settori:
- Real Estate – Settore Immobiliare
- Accommodation and Hotels – Ospitalità
- Beauty & Cosmetics – Cosmetica
I Top Player sono stati selezionati facendo riferimento alla classifica stilata da SimilarWeb (consultabile qui), dove l’autorevolezza dei siti viene stimata facendo riferimento al traffico insieme ad altre metriche relative all’engagement.
Per ogni settore sarà definito un benchmark relativo al:
- Numero Domini Referral (numero referring domain unici che puntano verso un determinato sito);
- Percentuale Link Dofollow/Nofollow;
- Qualità dei backlink (Domain Rating o DR);
- Tipologia di anchor text utilizzate;
- Tipologia dei siti di pubblicazione.
Dopodiché verranno tratte alcune conclusioni sulla base dei dati a disposizione.
Le informazioni relative ai backlink saranno estratte attraverso Ahrefs.com, tool estremamente valido per l’analisi dei link profile.
Real Estate – Analisi dei Link Profile
L’analisi viene svolta estraendo i dati dei top di settore in Italia come Immobiliare.it, Casa.it, Idealista.it.
- Referring Domain: in media i siti vengono linkati da oltre 3.000 domini
- Percentuale Link Dofollow/Nofollow:
Circa l’80% dei referring domain sono di tipo dofollow, mentre la restante parte è composta da backlink irrilevanti ai fini del posizionamento.
- Qualità dei backlink (DR): per valutare la qualità dei backlink prendiamo come riferimento il Domain Rating (DR), metrica quantitativa fornitaci dal tool Ahref.com
In media i siti dai quali provengono i link in ingresso hanno un DR superiore a 35.
- Tipologia Anchor Text:
I backlink provengono principalmente da anchor brandizzate (brand e URL).
- Tipologia dei siti di pubblicazione: grazie anche alla funzione Intersezione Link di Ahrefs, che permette di visualizzare i backlink in comune nei profili dei competitor analizzati, osserviamo che i collegamenti provengono principalmente da articoli di grandi testate nazionali (del calibro di Wired.it, Il Giornale.it, Quotidiano.net, Panorama.it, Affaritaliani.it) o da blog verticali a tema economia e risparmio.
Conclusioni
Le medie utilizzate per definire il benchmark del settore immobiliare sono particolarmente attendibili in quanto i dati presentano una scarsa variabilità.
Nel caso si andasse a pianificare un’attività di link building bisognerà studiare un piano di acquisizione backlink che consenta di avvicinarsi ai livelli dei competitor analizzati nell’intervallo temporale desiderato.
Preferibilmente le pubblicazioni dovrebbero avvenire su siti autorevoli o blog a carattere economico con un DR maggiore di 35 per allinearsi agli standard di settore.
Relativamente alle anchor text, è raccomandabile l’utilizzo di anchor brand rispetto a keyword più specifiche.
Il ricorso ad anchor text transazionali è senza dubbio il modo più veloce per scalare le SERP di Google per le query di interesse, ma bisogna prestare attenzione alle percentuali relative all’utilizzo delle differenti tipologie di anchor, al fine di evitare una possibile penalizzazione.
L’attività di link building deve sempre apparire naturale agli occhi del motore di ricerca, per questo è utile analizzare e adeguarsi al comportamento dei competitor.
Nel settore immobiliare non si notano attività di link building eccessivamente “forti”, mentre frequente è il ricorso a strategie di link earning, ad esempio attraverso infografiche.
Accommodation and Hotels – Analisi Link Profile
Booking.com, Airbnb.it, Trivago.it rappresentano i top del settore hospitality in Italia e l’analisi viene svolta proprio estraendo i dati dei loro siti.
Referring Domain: in media i siti vengono linkati da oltre 4.000 domini
Percentuale Link Dofollow/Nofollow:
Nel settore ospitalità ben l’85% dei referring domain è di tipo dofollow.
Qualità dei backlink (DR): maggiore di 30.
Tipologia Anchor Text:
Anche in questo caso si riscontra un ampio numero di link provenienti da anchor brand e URL, oltre che da anchor di distrazione o comunque molto generiche (clicca qui, link, sito, prenota online).
- Tipologia dei siti di pubblicazione: la maggior parte dei backlink provengono da articoli informativi pubblicati su siti a tema travel, ad esempio Turistipercaso.it, Zingarate.com, Il Turista.info, Travelnostop.com.
Conclusioni
Nel settore ospitalità, in particolare nel caso di grandi portali come quelli considerati in questa analisi, è facile aspettarsi un grande numero di citazioni naturali da parte di blog verticali a tema viaggi, soprattutto in riferimento a pagine specifiche per segnalare offerte o strutture.
Questo spiega anche il frequente ricorso ad anchor URL oltre all’uso del brand o di parole casuali per rimandare ai portali di riferimento.
Da sottolineare che, seppur in percentuale minore rispetto a anchor più spontanee, troviamo un consistente numero di anchor più specifiche, relative ad esempio alle varie tipologie di hotel: questo fa presumere il ricorso a campagne di link building e digital PR.
Per chi volesse intraprendere un’attività in questo settore, sicuramente dovrà preventivare un ampio investimento per competere in termini di numero di backlink, anche se generalmente la qualità richiesta dei siti non è particolarmente elevata (DR>34).
Beauty & Cosmetics – Analisi Link Profile
L’analisi nel settore beauty & cosmetics viene svolta, anche in questo caso, su alcuni dei siti più autorevoli in Italia (Yvesrocher.it, Sephora.it, Notino.it ecc).
In questo caso, a differenza di quanto esposto precedentemente, non sono evidenti degli standard di settore in quanto i dati estratti sono molto variabili.
Ad esempio Sephora.it conta un numero nettamente superiore di backlink rispetto agli altri competitor presi in considerazione.
Variegati sono anche i profili relativi alle anchor text utilizzate. Alcuni dei siti presentano pochi riferimenti al brand e, pertanto, i link provengono principalmente da anchor di distrazione (qui, clicca qui, link, sito). Altri siti invece hanno un maggior numero di citazioni con link alla home e i prodotti vengono linkati utilizzando delle query molto specifiche, presumibilmente con l’obiettivo di influenzare il posizionamento.
Certamente un trend comune è la presenza dei backlink principalmente in articoli informativi su vari prodotti e le relative proprietà, pubblicati su blog verticali a tema bellezza e donna.
Frequenti sono anche i link provenienti da siti verticali ad alto trust come Grazia.it, Glamour.it, Alfemminile.com, Pianetadonna.it.
Conclusioni
A partire dai dati forniti da tool come Ahrefs.com è possibile fare delle stime utili a definire la strategia migliore per adeguare il nostro profilo backlink a quello dei principali competitor.
Tali considerazioni sono di vitale importanza non solo per incrementare l’autorevolezza del dominio per il quale si effettua la campagna, ma anche per far sì che l’attività di link building risulti naturale agli occhi del motore di ricerca ed evitare eventuali penalizzazioni.
Ovviamente i dati sono sempre analizzati nell’ottica di scovare dei pattern comuni: nel caso non si riuscisse a individuarli, non avranno invece il valore di linee guida.