SEO copywriting? No grazie. Conta la qualità dei contenuti, tutto il resto è superfluo.
Ho sentito ripetere questa frase più di una volta ed è per questo che prima di porci la domanda “come si scrive un testo SEO oriented” forse prima è il caso di chiederci “perché scrivere un testo in ottica SEO?”.
Qualcuno la vuole già morta, qualcun altro la ignora, quello che è certo è che la SEO sicuramente è in evoluzione e chi si occupa di web copywriting sa che le strategie cambiano continuamente.
1. SEO Copywriting: perché è fondamentale
“Per me sei importante quanto il primo risultato della seconda pagina di Google”. La battuta è vecchia, ma rende l’idea: posso scrivere il contenuto più bello del mondo, ma se non viene letto è inutile. Torniamo quindi alla domanda “perché scrivere un testo SEO Oriented”. Se siete innamorati delle vostre creazioni ed anche gelosi quindi non le volete far leggere a nessuno, probabilmente l’ottimizzazione del contenuto non vi serve.
Se al contrario volete contribuire al dibattito del world wide web, allora forse volete “farvi trovare” e in questo, almeno per ora non si scampa, chi vuole fare SEO copywriting deve rendere conto a Google. Se poi volete fare web copywriting ma non volete farvi trovare, c’è qualcosa che non torna.
2. Web copywriting: rispondere alla domanda giusta
Se avete realizzato che tutto sommato volete “farvi trovare”, la prima cosa da fare allora è analizzare quali sono le risposte che gli utenti cercano.
Un mio vecchio direttore diceva che ci sono più domande che risposte ma che per avere le risposte giuste bisogna fare le domande giuste.
Il web riceve miliardi di domande, un digital copywriter deve capire quali sono le domande più importanti e rispondere nel modo corretto.
Ecco perché il lavoro di web copywriting deve essere sostenuto da una seria e profonda analisi dell’intento di ricerca dell’utente.
Se creo un contenuto bellissimo di cui però nessuno sentiva il bisogno, si rischia la fine di Narciso. Ci si specchia nel nostro meraviglioso contenuto che lì rimane.
Saper individuare le keyword giuste significa dare risposte adeguate creando contenuti utili.
Il SEO copywriter deve capire quali sono le keyword attorno alle quali si genera traffico, stima il grado di concorrenza e quindi sa qual è la probabilità di riuscita di generare traffico organico. Chi interroga il web con la parola chiave “Lamela” probabilmente non leggerà mai il vostro bellissimo contenuto sulle coltivazioni del Trentino Alto Adige, perché è interessato alla carriera di Erik Lamela, calciatore argentino con un trascorso giallorosso e attualmente in forza al Tottenham.
E ci sono molti strumenti che permettono di capire se i nostri utenti sono più interessati alle coltivazioni dell’Alto Adige piuttosto che al calciatore del Tottenham.
3. Tool per l’analisi keyword
Oltre a una determinata combinazione di keyword, è importante capire quali sono i contenuti che raggiungono un ottimo ranking rispetto ad una query concettuale.
Ecco perché il testo non deve essere semplicemente un concentrato di keyword ma centrare bene l’argomento e offrire un valore aggiunto rispetto al testo posizionato al primo posto.
Esistono altri tool molto interessanti da utilizzare per capire come viene interrogato il web dagli utenti.
SEO Nanny
Grazie ad una pluriennale esperienza nel Search Marketing e nella definizione di strategie SEO, ByTek ha sviluppato SEO Nanny, un tool di analisi keyword proprietario e disponibile gratuitamente a tutti, perfetto per effettuare ricerche sulle query degli utenti e supportarvi nella creazione di contenuti SEO friendly.
Strumenti di Google
Google offre strumenti per l’analisi keyword noti a tutti coloro che hanno affinità con la SEO e la scrittura per il web: Keyword Planner, Google Analytics, Google Trends e Google Suggest. Tutti, in maniera e in ambito differente, offrono dati importanti per individuare le parole chiave.
Answer the Public
Se siete proiettati verso il persuasive copywriting, al copywriting persuasivo un altro strumento utile e gratuito da interrogare per l’analisi keyword è AnswerThePublic. Chi fa SEO copywriting lo conoscerà già, comunque vale la pena segnalarlo perché offre un’infinità di indicazioni su quali domande vengono poste dai lettori al web su un determinato argomento.
Un tool molto utile soprattutto a chi cerca la call-to-action, l’invito all’azione, perché offre una vasta panoramica di domande su una determinata parola chiave.
Tutti questi strumenti, comunque devono essere utilizzati in modo coordinato e in sinergia se si vuole veramente creare un contenuto di qualità.
4. Scrittura per il Web: le regole di base non cambiano mai
Una volta stabilito che volete “farvi trovare”, individuato l’argomento da trattare, analizzate le query e trovate le keyword giuste, le regole di base che un web content writer deve seguire sono sempre le stesse, da Gutenberg in poi.
Le 5 regole basilari del web copywriting
Un web copy prima di iniziare il suo testo dovrebbe sempre domandarsi: perché un lettore dovrebbe trovare interessante il mio contenuto?
Alla domanda iniziale dovrebbe poi seguire quella finale: questo contenuto è stato utile?
Inutile essere clementi con sé stessi, il web è implacabile.
Quindi quando vi apprestate a scrivere un contenuto ricordatevi sempre le 5 regole basilari del web copywriting:
- semplicità: quando il contenuto inizia a farsi difficile i duri iniziano a semplificare;
- scrivete per gli altri e non per il vostro ego – alias, fatevi capire e siate utili;
- concretezza – togliete tutto quello che non serve (vedi punto 2)
- metteteci sentimento – credete sempre in quello che fate, state facendo un servizio importante: state dando informazioni utili in modo chiaro e semplice.
5. SEO copywriting e content design: il vestito fa il monaco
La qualità del contenuto è importante. Sempre. Dovete dare informazioni utili, chiare in modo semplice e diretto. Ecco perché più che parlare di testo SEO oriented sarebbe meglio parlare di analisi dell’intento dell’utente.
Ma la struttura del content writing per farsi trovare è altrettanto importante. Per “farsi piacere” da Google il contenuto deve avere:
- paragrafi brevi
- uso di heading
- titoli chiari e brevi
- uso del grassetto
- numeri in cifre
- link
- foto belle.
Il paragrafo non deve contenere più di 13 parole a linea e non più di 6 linee a paragrafo, quindi non più di 4 paragrafi a pagina.
Le Keyword devono essere sempre in grassetto, compresi i concetti che rimandano alla kw principale (no a paragrafi interi in grassetto).
Per chiarezza e semplicità dobbiamo dire subito di cosa stiamo parlando, quindi la kw principale in grassetto deve essere presente nella prima frase del testo.
Per lo stesso motivo sono graditi gli elenchi puntati (pare che il 70% dei lettori preferisca testi con bullet a quelli senza bullet).
6. I Metadati SEO
Parola d’ordine: Meta scritte bene. Il title tag e la meta description i tag di intestazione e le url devono essere scritti secondo determinati criteri.
Il Title tag deve avere la keyword più a sinistra possibile ed essere stringato, dare il concetto principale che ruota appunto attorno alla parola chiave.
La meta description non ha un risvolto diretto sul ranking ma indiretto. Se scritta bene però può indurre a visitare la pagina e quindi aumentare il CTR (tasso di conversione). Se racchiude tutto quello che è contenuto nel testo facendo anche capire che leggerlo cambierebbe la vita del lettore allora significa che è scritto bene.
Gli H1, H2, H3 aiutano a spezzare il contenuto e ad alleggerire la lettura oltre che essere utili per illustrare quello che il paragrafo contiene. Possono dare l’idea di tutto il contenuto con una semplice scorsa e convincere o meno a leggerlo tutto.
L’URL deve contenere la kw principale, essere “parlante” come si dice in gergo, descrittiva del contenuto della pagina ma compatta (non troppo lunga).